Chi di noi non si è emozionato canticchiando un ritornello blues, ma soprattutto chi non ha mai imbracciato una chitarra e, magari ammirandosi compiaciuto allo specchio, si è lanciato a riprodurre le sue prime scale pentatoniche (patròn assai caratteristico e ricorrente in questo stile musicale) con la sua Fender Squier (perché la Stratocaster originale costa troppo)? Impossibile che non si sia mai vissuta questo tipo di emozione nella vita e, se anche così fosse, ci sarà sicuramente stato almeno un amico o un parente a farlo, quindi sappiamo di cosa stiamo parlando.
Il Blues fu concepito sin dagli albori della sua nascita con caratteristiche abbastanza tristi se così si può dire; esso nacque infatti come massima espressione di uno stato d’animo depressivo e malinconico, assumendo poi varie sfumature a seconda dell’artista che lo interpretava, del tema stesso su cui si incentrava il brano, ed anche del passo dei tempi. L’unica e fondamentale caratteristica basilare di questo genere musicale è la presenza di almeno una parte completamente dedicata ad un assolo di chitarra, ed è lì che il musicista fa la differenza.
Storia di questo genere musicale
Nato nelle comunità afroamericane presenti prevalentemente nel sud degli Stati Uniti agli inizi del ventesimo secolo, il Blues divenne presto una solida base di riferimento per la crescita della musica popolare americana, per assumere poi nel tempo le varie sfaccettature con le quali si può manifestare, e che noi abbiamo imparato a conoscere nel tempo.
Country, Hip Hop, Heavy Metal, Funky, Jazz, Rhytm and Blues, Ragtime, Soul, tutti questi stili affondano le loro radici nel più puro blues, tutti possono considerarsi in qualche modo suoi figli. Nei primi anni del 1900, ovvero quando razzismo e schiavitù si impadronirono del continente americano, i ‘gridi di dolore’ lanciati dagli schiavi e dagli emarginati sociali iniziarono ad assumere sempre più la forma di ‘canti di lavoro’, ‘preghiere’, recite spirituali, arricchendo questo stile anche con elementi lirici.
Aspetti generali del Blues
Il Blues è caratterizzato da alcuni elementi che lo rendono particolarmente unico nel mondo della musica, ed una volta acclarato che questo stile nasce da sentimenti e stati d’animo tristi e malinconici, e che ‘la tristezza in musica si traduce generalmente con accordi minori e con settime blues’, come sostiene il grande bassista Alain Caron (Uzeb), ecco che possiamo già farci un’idea di quali sono i suoi aspetti fondamentali più peculiari.
Una voce calda, meglio ancora se leggermente roca e gracchiante, belle parti di chitarra con assoli strappalacrime in cui il bending la fa da padrone, ed un buon distorsore accorre in suo aiuto, insieme con una batteria che riesca a mantenere un buon ‘groove’ e che cammini in perfetta sincronia con il basso (entrambi elementi portanti della sezione ritmica), completano il quadro di tutto ciò di cui è fatto il Blues, il resto lo si può sempre ascoltare.
William Handy: il musicista che divulgò questo stile
Si deve a William Handy, compositore statunitense nato a Florence nel Novembre del 1873 e morto a New York nel Marzo del 1958, la certificazione di paternità per quanto riguarda la nascita del Blues, o meglio, Handy è stato colui che ha modificato in un certo senso quello che era il ‘Delta Blues’ (stile musicale di carattere regionale originario per l’appunto della zona della foce a delta del Mississippi) in un nuovo stile più coinvolgente e dinamico, destinato a diventare col tempo una solida base di riferimento per tutti gli altri stili.
Memphis Blues, St. Louis Blues, e Beale Street Blues sono i successi per i quali il trombettista e compositore statunitense è principalmente ricordato, ma non vanno assolutamente dimenticate alcune sue pubblicazioni fatte per conto di altri artisti suoi amici: Shake, Rattle and Roll e Saxophone Blue di Bernard, O Saroo di Annelu Burns, ed anche Pickaninny Rose di Madelyn Sheppard, tutti successi che hanno contribuito a conferirgli definitivamente l’appellativo di ‘padre del blues’.
Ripercussioni del Blues nella musica e nella cultura
Il Blues divenne in poco tempo una parte molto importante dello sviluppo della cultura popolare nordamericana, e William Handy fu praticamente colui che iniziò la grande opera di divulgazione di questo stile; allo stesso tempo, buona parte della comunità afroamericana si spostò dal Sudamerica verso il Nord, alla ricerca di migliori condizioni di vita e di un lavoro che non fosse quello nei campi di riso del delta del Mississippi, portando inevitabilmente con sé tutti i canti e le litanìe di carattere rurale che erano parte integrante della loro cultura. Le popolazioni ‘bianche’ entrarono quindi per la prima volta in contatto con questo nuovo modo di esprimersi, e fu così che il Blues iniziò ad impadronirsi delle anime di milioni di persone.