Musica
Storyville, donne di piacere a ritmo di jazz
Se si dovessero ricordare gli anni 20 con una foto o un’immagine, è molto probabile che essa raffiguri un locale notturno con saloni annebbiati dal fumo, tavolini pieni di bicchieri di whisky e cognac, musicisti generalmente vestiti di bianco, e belle signorine che si muovono con fare sensuale tra gli avventori. In effetti non ci si discosterebbe troppo dalla realtà, perché quelli sono proprio i cosiddetti ‘ruggenti’ anni del jazz, dell’assenzio, dell’alcool, e delle prostitute, che ai quei tempi venivano chiamate flappers, un termine abbastanza dispregiativo che stava ad indicare generalmente ragazzine allo sbando e giovanissime prostitute.
Con questa immagine davanti agli occhi, facciamo un salto indietro nel tempo fino ad arrivare alla New Orleans di fine Ottocento, dove si poteva andare a divertirsi in Storyville, un rione a luci rosse conosciuto da molti anche comeThe District. Storyville è stato per anni il luogo di divertimento di uomini bianchi benestanti che lì andavano a godersi le loro notti brave fatte di alcool, droga, musica jazz, e trasgressioni sessuali in compagnia delle flappers, in parole povere quelle che oggi sono le moderne escorts.